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sabato 11 giugno 2016

quando il dolore forma un uomo....

Da ogni ogni piatto che pubblico sarà preceduto da una poesia, iniziamo da questa, la poesia in assoluto, Massimo inizia a scrivere per superare un grande dolore, il non essere mai stato riconosciuto dal padre, rinnegato anche davanti all'evidenza.....perchè? boh non lo sapremo mai, il suo papà ora non c'è più e si è portato dietro questo grande segreto, un infanzia passata da solo dove nessuno aveva tempo per lui se non gli estranei, paradosso nessuna mano che lo accarezzasse, nessuno che quando tornava da scuola gli facesse trovare un piatto di minestra calda, un bambino che è stato fatto crescere troppo in fretta....
Propongo questa bellissima poesia perchè è davvero toccante.


19 Marzo

Mi ricordo come se fosse adesso
le vetrate assolate delle elementari
questa data, un giorno importante
tutti indaffarati ed io ad immaginare un ipotetico papà
Le case vestite a festa
ed io chiuso nel silenzio assordante della mia cameretta
ricordo le lacrime di nascosto all'uscita di scuola
quando gli altri spesso avevano qualcuno a cui andare incontro
ed io avevo solo la strada polverosa
Sono passati anni
ma il dolore e' lo stesso
per una carezza negata o un sorriso dimenticato
si anche adesso che ormai sono un uomo,
non mi consola una pietra bianca
dove sfogare in silenzio il mio dolore,
dove guardarti negli occhi
in una foto sbiadita 
e trasmetterti tutto il male che mi hai fatto.
Il mare da lontano porta un onda
che rapisce un sospiro
guardami chi sono,
sono diventato un uomo anche senza di te. 
Vorrei capire il senso di una scelta
la ragione di un abbondono,
io che a volte mi sento figlio di una scopata di fine estate
io che sono sempre stato solo
mia madre troppo impegnata al lavoro
io cresciuto dalla vita con gli schiaffi e le gioie
Eppure ci sono, 
vivo
fremo
pulso
forse un sorriso non avrebbe mai fatto male.
Almeno spero che da lassù
o in qualsiasi altro posto dove tu sei
almeno spero che per una volta mi penserai
e veglierai in silenzio sul mio cammino.
E' troppo chiamarti padre
forse io sono troppo figlio per esserlo.

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